S. Francesco, a circa 5 chilometri da Appignano, passò nel Convento di Forano di Appignano nelle sue visite al porto e alla città di Ancona. Infatti, la strada che dalla antica via Flaminia, prendeva la direzione delle Marche, passava per Pioraco (Prolaqueum), S. Severino Marche (Septempeda), Treia, Appignano, Osimo, Ancona: nel 1212 e nel 1219-1220.
La chiesa di S. Bono, come si chiamava, era una “grancia”, ovvero dipendenza del Monastero di S. Maria di Fiastra.
Con il passaggio di S. Francesco, le sue tracce rimasero indelebili e i monaci donarono il luogo ai francescani.
Qui vissero negli anni ’80 i beati Corrado da Offida e Pietro da Treia, che ebbero la famosa visione della Beata Vergine Maria, nella notte tra il 1 e il 2 febbraio 1289. Nel luogo della apparizione fu edificata dapprima un’edicola, poi, nel ‘400 una piccola cappella, ed infine, nel ‘700 una piccola chiesa.
Successivamente fu molto ingrandito e fu sede del Noviziato il quale poi fu trasferito per il clima alquanto basso.
La chiesa, riedificata nel 1625, conserva ancora da un lato l’umile porta di S. Francesco, detta del Perdono, intorno alla quale c’è tuttora un bell’affresco del ‘400.
Poco lontano dal Convento si ammira la graziosa cappella della Madonna degli Angeli sorta sul luogo ove si santificarono ed ebbero visioni celesti i Beati Pietro da Treia e Corrado da Offida.
La via religiosa si svolge regolarmente e il lavoro di apostolato è rispondente alla buona stima dei fedeli.